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Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836.

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Paolo Tiepolo Relatione 1576.

che l'hanno conosciuto, se li sono fatti a cavaliere sopra, con di-
mostrarli che il credito et autorita che haveva Pio V non era
se non per riputatione della bonta, e con questo il tengono qua-
siche in filo et il necessitano a far cose contra la sua natura e
la sua volonta, perche S. Sta e sempre stato di natura piace-
vole e dolce, e lo restringono a una vita non consueta: et e
oppinione che per far questo si siano valsi di far venire lettere
da loro padri medesimi di Spagna e d'altri luoghi, dove sempre
fanno mentione quanto sia commendata la vita santa del papa
passato, quale ha acquistata tanta gloria con la riputatione della
bonta e delle riforme, e con questo modo perseverano loro in
dominare et havere autorita con S. Beatne: e dicesi che sono
ajutati ancora dal vescovo di Padova, nuntio in Spagna, crea-
tura di Pio V e di loro. Brama tanto la gloria che si ritiene,
e sforza la natura di fare di quelle dimostrationi ancora verso
la persona del figliuolo quali sariano riputate ragionevoli et
honeste da ogn'uno per li scrupoli che li propongono costoro:
et in tanta felicita che ha havuto S. Sta di essere asceso a questa
dignita da basso stato, e contrapesato da questo oggetto e dall'
havere parenti quali non li sodisfanno e che a S. Sta non pare
che siano atti o capaci de' negotii importanti e da commetterli
le facende di stato.

So schildert er nun auch die Cardinäle. Von Granvella be-
merkt er, daß er seinen Credit nicht behaupte. Er hänge seinem Ver-
gnügen nach, er gelte für geizig; in Sachen der Ligue habe er es
beinahe bis zum Bruch zwischen König und Papst gebracht. Dage-
gen wird Commendone sehr hervorgehoben. "Ha la virtu, la bonta,
l'esperienza con infinito giudicio."

45.
Seconda relatione dell' ambasciatore di Roma, clarmo M. Paolo
Tiepolo Kr 3 Maggio
1576.

Die obgedachte anonyme Relation gedenkt auch unsers Tiepolo
im Besten. Er gelte für einen guten Kopf und tüchtigen Mann.
E' modesto e contra il costume de' Veneziani e corteggiano e
liberale, e riesce eccellentemente, e sodisfa molto, e mostra pru-
denza grande in questi travagli e frangenti a sapersi regere.

Da nemlich die Venezianer von jener Verbindung wider die Tür-
ken abtrünnig wurden, so hatte er einen schweren Stand. Man
glaubte, der Papst werde in dem Consistorium auf eine Excommuni-
cation der Venezianer antragen, und es machten sich einige Cardi-
näle fertig einem solchen Vorhaben zu widersprechen. "Levato Cor-
naro
(ein Venezianer) nessuno fo che in quei primi giorni mi
vedesse o mi mandasse a veder, non che mi consigliasse, con-
solasse e sollevasse".
Als den eigentlichen Grund des Separatfrie-
dens gibt Tiepolo an, daß nachdem die Spanier versprochen hatten,
im April 1573 gerüstet zu seyn, sie in diesem Monat erklärten, sie
würden erst im Juni mit ihren Rüstungen fertig werden. Zur Be-
sänftigung des Papstes trug viel bei, daß sich Venedig endlich ent-

Paolo Tiepolo Relatione 1576.

che l’hanno conosciuto, se li sono fatti a cavaliere sopra, con di-
mostrarli che il credito et autorità che haveva Pio V non era
se non per riputatione della bontà, e con questo il tengono qua-
siche in filo et il necessitano a far cose contra la sua natura e
la sua volontà, perche S. S è sempre stato di natura piace-
vole e dolce, e lo restringono a una vita non consueta: et è
oppinione che per far questo si siano valsi di far venire lettere
da loro padri medesimi di Spagna e d’altri luoghi, dove sempre
fanno mentione quanto sia commendata la vita santa del papa
passato, quale ha acquistata tanta gloria con la riputatione della
bontà e delle riforme, e con questo modo perseverano loro in
dominare et havere autorità con S. Beatne: e dicesi che sono
ajutati ancora dal vescovo di Padova, nuntio in Spagna, crea-
tura di Pio V e di loro. Brama tanto la gloria che si ritiene,
e sforza la natura di fare di quelle dimostrationi ancora verso
la persona del figliuolo quali sariano riputate ragionevoli et
honeste da ogn’uno per li scrupoli che li propongono costoro:
et in tanta felicità che ha havuto S. S di essere asceso a questa
dignità da basso stato, è contrapesato da questo oggetto e dall’
havere parenti quali non li sodisfanno e che a S. S non pare
che siano atti o capaci de’ negotii importanti e da commetterli
le facende di stato.

So ſchildert er nun auch die Cardinaͤle. Von Granvella be-
merkt er, daß er ſeinen Credit nicht behaupte. Er haͤnge ſeinem Ver-
gnuͤgen nach, er gelte fuͤr geizig; in Sachen der Ligue habe er es
beinahe bis zum Bruch zwiſchen Koͤnig und Papſt gebracht. Dage-
gen wird Commendone ſehr hervorgehoben. „Ha la virtù, la bontà,
l’esperienza con infinito giudicio.“

45.
Seconda relatione dell’ ambasciatore di Roma, clarmo M. Paolo
Tiepolo Kr 3 Maggio
1576.

Die obgedachte anonyme Relation gedenkt auch unſers Tiepolo
im Beſten. Er gelte fuͤr einen guten Kopf und tuͤchtigen Mann.
E’ modesto e contra il costume de’ Veneziani è corteggiano e
liberale, e riesce eccellentemente, e sodisfa molto, e mostra pru-
denza grande in questi travagli e frangenti a sapersi regere.

Da nemlich die Venezianer von jener Verbindung wider die Tuͤr-
ken abtruͤnnig wurden, ſo hatte er einen ſchweren Stand. Man
glaubte, der Papſt werde in dem Conſiſtorium auf eine Excommuni-
cation der Venezianer antragen, und es machten ſich einige Cardi-
naͤle fertig einem ſolchen Vorhaben zu widerſprechen. „Levato Cor-
naro
(ein Venezianer) nessuno fo che in quei primi giorni mi
vedesse o mi mandasse a veder, non che mi consigliasse, con-
solasse e sollevasse“.
Als den eigentlichen Grund des Separatfrie-
dens gibt Tiepolo an, daß nachdem die Spanier verſprochen hatten,
im April 1573 geruͤſtet zu ſeyn, ſie in dieſem Monat erklaͤrten, ſie
wuͤrden erſt im Juni mit ihren Ruͤſtungen fertig werden. Zur Be-
ſaͤnftigung des Papſtes trug viel bei, daß ſich Venedig endlich ent-

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[311/0323] Paolo Tiepolo Relatione 1576. che l’hanno conosciuto, se li sono fatti a cavaliere sopra, con di- mostrarli che il credito et autorità che haveva Pio V non era se non per riputatione della bontà, e con questo il tengono qua- siche in filo et il necessitano a far cose contra la sua natura e la sua volontà, perche S. Stà è sempre stato di natura piace- vole e dolce, e lo restringono a una vita non consueta: et è oppinione che per far questo si siano valsi di far venire lettere da loro padri medesimi di Spagna e d’altri luoghi, dove sempre fanno mentione quanto sia commendata la vita santa del papa passato, quale ha acquistata tanta gloria con la riputatione della bontà e delle riforme, e con questo modo perseverano loro in dominare et havere autorità con S. Beatne: e dicesi che sono ajutati ancora dal vescovo di Padova, nuntio in Spagna, crea- tura di Pio V e di loro. Brama tanto la gloria che si ritiene, e sforza la natura di fare di quelle dimostrationi ancora verso la persona del figliuolo quali sariano riputate ragionevoli et honeste da ogn’uno per li scrupoli che li propongono costoro: et in tanta felicità che ha havuto S. Stà di essere asceso a questa dignità da basso stato, è contrapesato da questo oggetto e dall’ havere parenti quali non li sodisfanno e che a S. Stà non pare che siano atti o capaci de’ negotii importanti e da commetterli le facende di stato. So ſchildert er nun auch die Cardinaͤle. Von Granvella be- merkt er, daß er ſeinen Credit nicht behaupte. Er haͤnge ſeinem Ver- gnuͤgen nach, er gelte fuͤr geizig; in Sachen der Ligue habe er es beinahe bis zum Bruch zwiſchen Koͤnig und Papſt gebracht. Dage- gen wird Commendone ſehr hervorgehoben. „Ha la virtù, la bontà, l’esperienza con infinito giudicio.“ 45. Seconda relatione dell’ ambasciatore di Roma, clarmo M. Paolo Tiepolo Kr 3 Maggio 1576. Die obgedachte anonyme Relation gedenkt auch unſers Tiepolo im Beſten. Er gelte fuͤr einen guten Kopf und tuͤchtigen Mann. E’ modesto e contra il costume de’ Veneziani è corteggiano e liberale, e riesce eccellentemente, e sodisfa molto, e mostra pru- denza grande in questi travagli e frangenti a sapersi regere. Da nemlich die Venezianer von jener Verbindung wider die Tuͤr- ken abtruͤnnig wurden, ſo hatte er einen ſchweren Stand. Man glaubte, der Papſt werde in dem Conſiſtorium auf eine Excommuni- cation der Venezianer antragen, und es machten ſich einige Cardi- naͤle fertig einem ſolchen Vorhaben zu widerſprechen. „Levato Cor- naro (ein Venezianer) nessuno fo che in quei primi giorni mi vedesse o mi mandasse a veder, non che mi consigliasse, con- solasse e sollevasse“. Als den eigentlichen Grund des Separatfrie- dens gibt Tiepolo an, daß nachdem die Spanier verſprochen hatten, im April 1573 geruͤſtet zu ſeyn, ſie in dieſem Monat erklaͤrten, ſie wuͤrden erſt im Juni mit ihren Ruͤſtungen fertig werden. Zur Be- ſaͤnftigung des Papſtes trug viel bei, daß ſich Venedig endlich ent-

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Zitationshilfe: Ranke, Leopold von: Die römischen Päpste. Bd. 3. Berlin, 1836, S. 311. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/ranke_paepste03_1836/323>, abgerufen am 19.04.2024.