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[Bodmer, Johann Jacob]: Sammlung Critischer, Poetischer, und anderer geistvollen Schriften. Bd. 3. Zürich, 1742.

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CONTRA M. DI VOLTAIRE.
mie osservazioni sopra la Tragica poesia- Ma Mr.
Voltaire parmi che siasi oltre modo avanzato mor-
dendo e lacerando in piu luoghi fuori d'ogni rag-
gione quel Edippo che per tanto tempo e stato il
modello della perfetta Tragedia. Non potendo io
pero di buon animo vedere tanto ingiustamente
inalzarsi la Critica contra i padri si benemeriti
delle buone arti come e Sofocle; ho voluto esa-
minare ad una ad una le censure del Critico Fran-
cese per farvi quindi scorgere quanto sieno elleno
mal fondate e quanto per conseguenza inconvene-
voli al merito di cosi celebrato autore. Dovereb-
be a dir vero esser egli abbastanza difeso da se
stesso per quel lungo possesso di Gloria, che sin
ad ora ha goduto presso tutti piu dotti: Ma poscia-
che siamo in un secolo in cui si contende agli an-
tichi autori tutto cio, che non appare legittimato
con i fondamenti della Raggione; e si pretende
che gli applausi resi loro dalle passate eta abbiano
fomentato mille pregiudizii ne' loro ammiratori;
traendo questi ad una adorazione superstiziosa;
non sara forse inutile questa mia impresa; ed an-
corche non giovasse ad altro, mettera maggior-
mente in chiaro gli artifizii del Edippo calunniato,
siccome pomice tergendo dalle machie i metalli
fa meglio risplendere la loro finezza.

Incomincia questa Tragedia da un atto di pater-
no amore che usa Edippo verso i suoi sudditi,
i quali essendo per l'estrema loro desolazione, cag-
gionata dalla gravissima pestilenza, ragunati di
buon mattino appresso le soglie della Reggia per
implorare quasi con solenne ambasciata il soccorso
del loro Sovrano, ivi sedeansi attendendo ora
piu propria d'incommodarlo. Esce egli dunque

scor-
C 4

CONTRA M. DI VOLTAIRE.
mie oſſervazioni ſopra la Tragica poeſia- Ma Mr.
Voltaire parmi che ſiaſi oltre modo avanzato mor-
dendo e lacerando in più luoghi fuori d’ogni rag-
gione quel Edippo che per tanto tempo é ſtato il
modello della perfetta Tragedia. Non potendo io
peró di buon animo vedere tanto ingiuſtamente
inalzarſi la Critica contra i padri ſi benemeriti
delle buone arti come é Sofocle; ho voluto eſa-
minare ad una ad una le cenſure del Critico Fran-
ceſe per farvi quindi ſcorgere quanto ſieno elleno
mal fondate e quanto per conſeguenza inconvene-
voli al merito di coſi celebrato autore. Dovereb-
be à dir vero eſſer egli abbaſtanza difeſo da ſe
ſteſſo per quel lungo poſſeſſo di Gloria, che ſin
ad ora ha goduto preſſo tutti piú dotti: Ma poſcia-
che ſiamo in un ſecolo in cui ſi contende agli an-
tichi autori tutto ció, che non appare legittimato
con i fondamenti della Raggione; e ſi pretende
che gli applauſi reſi loro dalle paſſate età abbiano
fomentato mille pregiudizii ne’ loro ammiratori;
traendo queſti ad una adorazione ſuperſtizioſa;
non ſara forſe inutile queſta mia impreſa; ed an-
corche non giovaſſe ad altro, metterà maggior-
mente in chiaro gli artifizii del Edippo calunniato,
ſiccome pomice tergendo dalle machie i metalli
fa meglio riſplendere la loro finezza.

Incomincia queſta Tragedia da un atto di pater-
no amore che uſa Edippo verſo i ſuoi ſudditi,
i quali eſſendo per l’eſtrema loro deſolazione, cag-
gionata dalla graviſſima peſtilenza, ragunati di
buon mattino appreſſo le ſoglie della Reggia per
implorare quaſi con ſolenne ambaſciata il ſoccorſo
del loro Sovrano, ivi ſedeanſi attendendo ora
più propria d’incommodarlo. Esce egli dunque

ſcor-
C 4
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[39/0041] CONTRA M. DI VOLTAIRE. mie oſſervazioni ſopra la Tragica poeſia- Ma Mr. Voltaire parmi che ſiaſi oltre modo avanzato mor- dendo e lacerando in più luoghi fuori d’ogni rag- gione quel Edippo che per tanto tempo é ſtato il modello della perfetta Tragedia. Non potendo io peró di buon animo vedere tanto ingiuſtamente inalzarſi la Critica contra i padri ſi benemeriti delle buone arti come é Sofocle; ho voluto eſa- minare ad una ad una le cenſure del Critico Fran- ceſe per farvi quindi ſcorgere quanto ſieno elleno mal fondate e quanto per conſeguenza inconvene- voli al merito di coſi celebrato autore. Dovereb- be à dir vero eſſer egli abbaſtanza difeſo da ſe ſteſſo per quel lungo poſſeſſo di Gloria, che ſin ad ora ha goduto preſſo tutti piú dotti: Ma poſcia- che ſiamo in un ſecolo in cui ſi contende agli an- tichi autori tutto ció, che non appare legittimato con i fondamenti della Raggione; e ſi pretende che gli applauſi reſi loro dalle paſſate età abbiano fomentato mille pregiudizii ne’ loro ammiratori; traendo queſti ad una adorazione ſuperſtizioſa; non ſara forſe inutile queſta mia impreſa; ed an- corche non giovaſſe ad altro, metterà maggior- mente in chiaro gli artifizii del Edippo calunniato, ſiccome pomice tergendo dalle machie i metalli fa meglio riſplendere la loro finezza. Incomincia queſta Tragedia da un atto di pater- no amore che uſa Edippo verſo i ſuoi ſudditi, i quali eſſendo per l’eſtrema loro deſolazione, cag- gionata dalla graviſſima peſtilenza, ragunati di buon mattino appreſſo le ſoglie della Reggia per implorare quaſi con ſolenne ambaſciata il ſoccorſo del loro Sovrano, ivi ſedeanſi attendendo ora più propria d’incommodarlo. Esce egli dunque ſcor- C 4

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Zitationshilfe: [Bodmer, Johann Jacob]: Sammlung Critischer, Poetischer, und anderer geistvollen Schriften. Bd. 3. Zürich, 1742, S. 39. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/bodmer_sammlung03_1742/41>, abgerufen am 28.03.2024.