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Marperger, Paul Jacob: Beschreibung der Banqven. Halle (Saale) u. a., 1717.

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Das X. Capitel
puntadori tutti gl' Errori di giorno in giorno ad vno per vno co-
me faran trouati, accio non resti luogo di scusa alle commissioni,
e transgressioni. Come pure in vn'altro Colto de medesimi Li-
bri siano descritti tutti gl' Errori, che passano tra l' vno, e l' altro
Giornale, e finiti, che siano li detti Libri siano conseruati ni con-
formita delle Leggi.

Sia prohibito a Giornalisti il principiar a scriuer senza il li-
bro de resti Partita alcuna, e senza, che li resti medesimi siano da
Coadiutori perfetionati.

E per dar commodo all' incontro de resti, si douera ogni set-
timana lasciar de scriuer il Venerdi, quando pero non vi fossero
Feste, in vna delle quali si potra supplire al seruitio stesso.

In caso poi, che per qualche graue inopinato accidente, non
fossero formati li resti medesimi siano obligati li Coadiutori de-
putati a tal funtione, quando vedessero l' impossibilita di perfet-
tionarli, auanti di scriuer, di rifferirlo in tempo al Depositario,
accio egli possi, prima di andar in Banco, portarsi nell' Eccellen-
tissimo Collegio a darne conto, per riceuer gl' ordini proprij in
conformita delle Leggi.

Li Coadiutori non possino dire, o lasciar veder li resti a par-
ticolari; Siano bensi tenuti ad incontrar con li medesimi, con
quali non essendo d' accordo sia trouato l' errore senza far consa-
peuole il Creditore del suo resto non liquido, accio non si vaglia
il Mercante a suo pro dell' errore stesso, che potesse esser nel re-
sto di quel conto.

Non possa tenersi serrato il Banco piu di giorni vinti per far
il Bilanzo.

E si j tenuto ogni Depositario doppo terminato il medesimo
Bilanzo, nel fine della sua Carica, presentarlo nell' Eccellentissi-
mo Collegio, per esserne letto il ristretto di tempo in tempo nell'
Eccellentissimo Senato ancora.

S iano li Giornalisti obligati a conoscer tutti quelli, che scri-
uono in Banco, & in caso non li conoscessero di riceuer fede da
altri, e siano pur tenuti sempre per quelli, che disponessero, e
non hauessero credito.

Sia

Das X. Capitel
puntadori tutti gl’ Errori di giorno in giorno ad vno per vno co-
me faran trouati, accio non reſti luogo di ſcuſa alle commiſſioni,
e transgresſioni. Come pure in vn’altro Colto de medeſimi Li-
bri ſiano deſcritti tutti gl’ Errori, che paſſano tra l’ vno, e l’ altro
Giornale, e finiti, che ſiano li detti Libri ſiano conſeruati ni con-
formita delle Leggi.

Sia prohibito a Giornaliſti il principiar a ſcriuer ſenza il li-
bro de reſti Partita alcuna, e ſenza, che li reſti medeſimi ſiano da
Coadiutori perfetionati.

E per dar commodo all’ incontro de reſti, ſi douera ogni ſet-
timana laſciar de ſcriuer il Venerdi, quando pero non vi foſſero
Feſte, in vna delle quali ſi potra ſupplire al ſeruitio ſteſſo.

In caſo poi, che per qualche graue inopinato accidente, non
foſſero formati li reſti medeſimi ſiano obligati li Coadiutori de-
putati a tal funtione, quando vedeſſero l’ imposſibilita di perfet-
tionarli, auanti di ſcriuer, di rifferirlo in tempo al Depoſitario,
accio egli posſi, prima di andar in Banco, portarſi nell’ Eccellen-
tisſimo Collegio a darne conto, per riceuer gl’ ordini proprij in
conformita delle Leggi.

Li Coadiutori non posſino dire, o laſciar veder li reſti a par-
ticolari; Siano benſi tenuti ad incontrar con li medeſimi, con
quali non eſſendo d’ accordo ſia trouato l’ errore ſenza far conſa-
peuole il Creditore del ſuo reſto non liquido, accio non ſi vaglia
il Mercante a ſuo pro dell’ errore ſteſſo, che poteſſe eſſer nel re-
ſto di quel conto.

Non poſſa tenerſi ſerrato il Banco piu di giorni vinti per far
il Bilanzo.

E ſi j tenuto ogni Depoſitario doppo terminato il medeſimo
Bilanzo, nel fine della ſua Carica, preſentarlo nell’ Eccellentisſi-
mo Collegio, per eſſerne letto il riſtretto di tempo in tempo nell’
Eccellentisſimo Senato ancora.

S iano li Giornaliſti obligati a conoſcer tutti quelli, che ſcri-
uono in Banco, & in caſo non li conoſceſſero di riceuer fede da
altri, e ſiano pur tenuti ſempre per quelli, che diſponeſſero, e
non haueſſero credito.

Sia
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[194/0214] Das X. Capitel puntadori tutti gl’ Errori di giorno in giorno ad vno per vno co- me faran trouati, accio non reſti luogo di ſcuſa alle commiſſioni, e transgresſioni. Come pure in vn’altro Colto de medeſimi Li- bri ſiano deſcritti tutti gl’ Errori, che paſſano tra l’ vno, e l’ altro Giornale, e finiti, che ſiano li detti Libri ſiano conſeruati ni con- formita delle Leggi. Sia prohibito a Giornaliſti il principiar a ſcriuer ſenza il li- bro de reſti Partita alcuna, e ſenza, che li reſti medeſimi ſiano da Coadiutori perfetionati. E per dar commodo all’ incontro de reſti, ſi douera ogni ſet- timana laſciar de ſcriuer il Venerdi, quando pero non vi foſſero Feſte, in vna delle quali ſi potra ſupplire al ſeruitio ſteſſo. In caſo poi, che per qualche graue inopinato accidente, non foſſero formati li reſti medeſimi ſiano obligati li Coadiutori de- putati a tal funtione, quando vedeſſero l’ imposſibilita di perfet- tionarli, auanti di ſcriuer, di rifferirlo in tempo al Depoſitario, accio egli posſi, prima di andar in Banco, portarſi nell’ Eccellen- tisſimo Collegio a darne conto, per riceuer gl’ ordini proprij in conformita delle Leggi. Li Coadiutori non posſino dire, o laſciar veder li reſti a par- ticolari; Siano benſi tenuti ad incontrar con li medeſimi, con quali non eſſendo d’ accordo ſia trouato l’ errore ſenza far conſa- peuole il Creditore del ſuo reſto non liquido, accio non ſi vaglia il Mercante a ſuo pro dell’ errore ſteſſo, che poteſſe eſſer nel re- ſto di quel conto. Non poſſa tenerſi ſerrato il Banco piu di giorni vinti per far il Bilanzo. E ſi j tenuto ogni Depoſitario doppo terminato il medeſimo Bilanzo, nel fine della ſua Carica, preſentarlo nell’ Eccellentisſi- mo Collegio, per eſſerne letto il riſtretto di tempo in tempo nell’ Eccellentisſimo Senato ancora. S iano li Giornaliſti obligati a conoſcer tutti quelli, che ſcri- uono in Banco, & in caſo non li conoſceſſero di riceuer fede da altri, e ſiano pur tenuti ſempre per quelli, che diſponeſſero, e non haueſſero credito. Sia

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Zitationshilfe: Marperger, Paul Jacob: Beschreibung der Banqven. Halle (Saale) u. a., 1717, S. 194. In: Deutsches Textarchiv <https://www.deutschestextarchiv.de/marperger_banqven_1717/214>, abgerufen am 26.04.2024.